Nel 2007, il dottor Shigeo Ohsawa dell'Università Medica di Nippon in Giappone fece una scoperta rivoluzionaria. Mentre studiava gli effetti dello stress ossidativo sulle cellule, scoprì che l'idrogeno molecolare (H₂), il più piccolo elemento dell'universo, poteva agire come un antiossidante selettivo, neutralizzando radicali liberi nocivi senza interferire con le funzioni cellulari essenziali.
Questa scoperta, pubblicata su *Nature Medicine*, accese l'interesse della comunità scientifica internazionale. In Giappone, ricercatori come il professor Taiji Nishimura approfondirono gli studi sugli effetti neuroprotettivi dell'idrogeno molecolare. In Cina, il professor Xuejun Sun dell'Università Medica di Taishan condusse importanti ricerche sul suo potenziale nel trattamento delle malattie cardiache e metaboliche.
Anche in Europa e negli Stati Uniti l'interesse crebbe. Il dottor Tyler W. LeBaron, fondatore dell'Hydrogen Medicine Foundation, iniziò a promuovere la ricerca e la divulgazione sull'idrogeno molecolare, organizzando conferenze e collaborazioni internazionali.
Oggi, paesi come il Giappone, la Cina e la Corea del Sud sono in prima linea nella sperimentazione clinica dell'idrogeno molecolare, esplorandone le applicazioni in campi che vanno dall'oncologia alla medicina sportiva. In Italia la società Winland S.r.l., detentrice del marchio Kationic, dal 2007 conduce ricerche e la commercializzazione di disposiitivi di idrogeno molecolare. Questa molecola semplice ma potente continua a sorprendere scienziati e medici, aprendo nuove prospettive per il futuro della salute umana.
Immagina un elemento così piccolo da attraversare le barriere cellulari più profonde, ma con un potenziale così grande da rivoluzionare il concetto di benessere. Dai laboratori giapponesi ai centri di ricerca europei, medici e scienziati stanno esplorando come questa molecola possa influenzare positivamente lo stress ossidativo e l'infiammazione. Potrebbe questo piccolo elemento essere la chiave per nuove terapie e approcci al benessere?
L'idrogeno molecolare (H₂) ha attirato l'interesse scientifico per diversi potenziali benefici* sulla salute dimostrati da studi:
1. Proprietà antiossidanti: Agisce come un antiossidante selettivo, neutralizzando radicali liberi nocivi come l'idrossile (•OH) e il perossinitrito (ONOO⁻) senza interferire con specie reattive dell'ossigeno utili al corpo.
2. Effetti anti-infiammatori: Può modulare vie di segnalazione cellulare, riducendo l'infiammazione in varie condizioni patologiche.
3. Protezione da lesioni ischemia-riperfusione: Ha mostrato capacità di limitare il danno tissutale causato dalla ristabilizzazione del flusso sanguigno dopo un periodo di ischemia in organi come cuore, cervello e reni.
4. Neuroprotezione: Studi preliminari suggeriscono benefici nel proteggere le cellule nervose, con potenziali implicazioni per malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer.
5. Miglioramento del metabolismo energetico: Potrebbe influenzare positivamente la funzione mitocondriale, migliorando la produzione di energia a livello cellulare.
6. Protezione contro danni da radiazioni: Ha mostrato effetti protettivi contro i danni cellulari indotti da radiazioni in alcuni studi.
7. Supporto nella sindrome metabolica: Alcune ricerche indicano un potenziale nel migliorare condizioni come obesità, diabete di tipo 2 e dislipidemie.
*Nonostante questi risultati promettenti, alcune delle evidenze provengono da studi preclinici o clinici di piccola scala sempre crescenti in tutto il mondo. Sono necessari ulteriori studi clinici robusti per determinarne l'applicazione pratica nella medicina.
Guarda questo video di 9 minuti, con approfondimenti tecnici e dettagli su benefici e sperimentazioni cliniche.
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Tyler le Baron, Mhi
"La soluzione salina ricca di idrogeno mostra effetti protettivi contro il danno d'organo indotto dallo stress ossidativo"
Dr. Atsunori Nakao, Professore Associato presso l'Università di Pittsburgh:
"l'idrogeno agisce come un antiossidante terapeutico riducendo selettivamente i radicali dell'ossigeno citotossici"
Dr. Shigeo Ohsawa, Professore presso la Nippon Medical School, Giappone